16 aprile 2014

Agrigento ...tra Templi, Mare e Spa


Agrigento è un capoluogo siciliano, bagnato dal mare e ricco di profumi intensi. Proprio nel mese di aprile abbiamo deciso di passare in questa bella città cinque giorni in un hotel sul mare dotato di Spa e vicino alla famosissima Cala dei Turchi.

Fondata intorno al 580 a.C., Agrigento vanta un territorio in cui si insediarono i vari popoli che lasciarono traccia nell'isola. È nota come Città dei templi per la sua distesa di templi dorici dell'antica città greca posti nella cosiddetta valle dei Templi, inserita, nel 1997, tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO.

Anche se il centro storico di Agrigento risulta degradato dal tempo, si possono ancora visitare alcuni dei monumenti principali, come la cattedrale di San Gerlando, il monastero di Santo Spirito e le porte delle cinta muraria.
Vi consiglio di organizzarvi: 
1. Un giorno dedicato alle Architetture religiose
Seminario vescovile, Annesso è il Palazzo Steri Chiaramonte risalente al Trecento
Palazzo Vescovile. Costruito nella prima metà del XVII sec
Curia Arcivescovile , adiacente al Palazzo Vescovile
Biblioteca Lucchesiana, separata dal Palazzo Vescovile grazie alla Chiesa di Sant'Alfonso, presenta all'esterno un bel portale. La biblioteca è ricca di oltre 60000 volumi di datazione antichissima, cinquecentine ed incunaboli disposti su scaffali di legno di notevole pregio artistico.


2. Un giorno dedicato alle Chiese
Cattedrale di San Gerlando. La Cattedrale fu edificata a partire dalla seconda metà del XI sec
Santuario di San Calogero, XVI sec. La chiesa è a tre navate e al suo interno le decorazioni ricalcano lo stile barocco.
Basilica di Santa Maria dei Greci (costruita sulle fondazioni di un tempio dorico). XII sec. il prospetto è in stile arabo-normanno e vi si accede attraverso un cortile delimitato da un portale in stile barocco

Basilica dell'Immacolata Concezione o San Francesco. XVII sec. La basilica si presenta a navata unica. il prospetto è in stile barocco a tre ordini con due imponenti torri campanarie e la statua del Santo Patrono d'Italia, in marmo bianco. Sulla torre campanaria, invece, si trova la statua della Madonna con il bambino.
3. Un giorno dedicato alle Spiagge di Agrigento
La provincia di Agrigento presenta spiagge di straordinaria bellezza molto ambite da tutti, siciliani e non. Sabbia fine e mare cristallino che si susseguono da Sciacca e Porto Empedocle a Licata.
Noi abbiamo soggiornato in un hotel dotato di una buona spa in prossimità della famosa spiaggia Scala Dei Turchi. 



La Scala dei Turchi è una grande roccia a picco sul mare nella zona di Realmonte. È una delle attrazioni più visitate dell’intera provincia di Agrigento grazie alla sua caratteristica scogliera di colore bianco e alla sua forma.

Una vera e propria scalinata di colore bianco luminoso che incornicia il mare blu e una volta arrivati in cima è possibile ammirare gran parte della costa agrigentina. 


4. Un giorno dedicato alla VALLE DEI TEMPLI

Il Parco, ampio circa 1300 ettari, conserva uno straordinario patrimonio monumentale e paesaggistico che comprende i resti dell'antica città di Akragas e il territorio ad essa circostante sino al mare. Nella Valle dei Templi, dichiarata nel 1997 dall'Unesco "patrimonio mondiale dell'umanità", si trova uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo, immerso in un paesaggio agricolo di rara bellezza prevalentemente costituito da ulivi centenari e mandorli. Akragas fu una delle più importanti colonie greche della Sicilia, estesa circa 450 ettari, fondata circa il 582 a.C. da coloni provenienti dalla vicina Gela e da Rodi.Tempio di ErcoleL'edificio, costruito in calcarenite locale, è di stile dorico e poggia su un basamento di tre gradini e presenta sei colonne sui lati brevi e quindici sui lati lunghi.Tempio di GioveIl tempio di Zeus o Giove Olimpico, costruito in calcarenite locale, è uno dei pochi edifici sacri agrigentini di cui è sicura l'attribuzione alla divinità ed era il più grande tempio dorico dell'Occidente.Tempio di GiunoneIl tempio, la cui attribuzione a Giunone è dovuta ad una erronea interpretazione di un brano di un autore latino, è costruito in calcarenite locale e sorge in posizione dominante presso l'estremità orientale della Collina dei Templi.Tempio della ConcordiaL'edificio, costruito in calcarenite locale, è di stile dorico (440-430 a.C.), poggia su un basamento di quattro gradini e presenta sei colonne sui lati brevi e tredici sui lati lunghi.Tempio di VulcanoIl tempio, costruito in calcarenite locale, sorge su uno sperone roccioso a Ovest della Collina dei Templi ed è separato dal Santuario delle Divinità Ctonie (della terra) dal taglio naturale della Kolymbethra, la "magnifica piscina" realizzata durante il V sec. a.C. in cui confluiva una complessa rete di acquedotti.Tempio di AsclepioAsclepio, il dio greco della medicina chiamato dai Romani Esculapio, era venerato ad Akragas in una grande area sacra (metà IV-II sec. a.C.) comprendente diversi edifici per il culto e lo svolgimento dei rituali terapeuticiTempio di DemetraNella parte orientale della città, sul fianco del ripido pendio con cui si conclude la Rupe Atenea nella valle del fiume Akragas (oggi torrente San Biagio), si trova il tempio di Demetra.Santuario delle divinità Ctonie e Tempio dei DioscuriTempio di Iside 

5. Un giono dedicato al Corpo con massaggi e al palato con i Piatti Tipici



Nelle zone costiere e nelle Isole Pelagie la gastronomia è naturalmente legata al pesce e al mare:

minestra di seppie, da gustarsi a Siculiana Marina

la sogliola alla saccense Sciacca,
le polpette di sarde a Licata.
Mentre nell'entroterra e nelle zone montane la prevalenza dei prodotti della terra:
la pasta di S.Giuseppe a Ribera ,
quella coi carciofi a Menfi,
con fave e ricotta a Montevago,
coi ceci a Favara;
i cavatelli all'agrigentina;
il coniglio all'agrodolce a S.Angelo Muxaro,
la stigghiolaa Racalmuto,
"u pitaggiu" a Castrofilipppo" e, forse le specialità più originali della provincia di agrigento, il "macco" di Raffadali e il"tagano" di Aragona.
Le arance di Ribera,
la pesca di Bivona, l'uva di Canicattì,
il melone cantalupo di Licata,
le olive e l'olio di Caltabellotta, Burgio e Lucca Sicula - si arricchisce con quelli dell'attività pastorale, quali carni e formaggi, freschi e stagionati, di Cammarata, S.Giovanni Gemini e S.Stefano di Quisquina. 

Nella pasticceria, dominano in tutto l'agrigentino, la ricotta e le mandorle: cassatelle a S.Margherita Belice e "minni di virgini" nella vicina Sambuca, biscotti ricci e quadrelli di mandorla e pistacchio a Canicattì; rara specialità del capoluogo è il couscous dolce, mentre al melone si può gustare nel piccolo centro di Joppolo Giancaxio. A ciò si aggiunga una produzione vinicola che negli ultimi anni ha conosciuto sempre più numerosi e significativi riconoscimenti. 

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Alla prossima. MariaGrazia

3 commenti:

  1. Agrigento è stupenda! Ma neanche le cassatelle scherzano! ;-)

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  2. Si è vero sono buonissime!

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